➡️ Proporre un nuovo modello di collaborazione tra Istituti Scolastici e Scuole di Musica. ➡️ Studiare modelli di descrizione, misurazione e valutazione dei processi di inclusione in contesti educativi con contenuti musicali. ➡️ Promuovere luoghi e opportunità permanenti per fare musica insieme
I destinatari sono alcuni gruppi di allievi di alcuni Istituti Comprensivi, Scuole Paritarie, Istituti Secondari di secondo grado delle provincie di Bologna, Rimini, Reggio Emilia, Parma Modena e Piacenza. Di norma, la composizione delle classi degli Istituti Scolastici avviene secondo il principio di equieterogeneità; tale principio è anche una pre-condizione per consentire l’attivazione di percorsi inclusivi; più o meno allo stesso modo verranno quindi formati i gruppi di bambini/ragazzi che seguiranno i vari laboratori, in collaborazione con gli insegnanti degli Istituti scolastici, al fine di garantire la partecipazione anche agli allievi/e in condizioni di svantaggio e che non abbiano possibilità di accedere ad altri servizi educativi extrascolastici; l’accesso ai laboratori non prevede nessuna particolare competenza, e nessuna selezione verrà operata nella composizione dei gruppi, una prima condizione per garantire la partecipazione a tutti.
➡️ attivare una partnership con le associazioni di volontariato, al fine di consentire la partecipazione, prevista comunque in orario extracurricolare, ai bambini e bambine che incontrano difficoltà nell’essere accompagnati anche quando abitano nel territorio di pertinenza del plesso scolastico. ➡️ Porre attenzione alla composizione dei calendari, evitando sovrapposizioni con altre attività od orari scomodi.
➡️ dare continuità e supporto ai gruppi musicali territoriali che si stanno costituendo; ➡️ offrire una occasione di contrasto alle povertà educative; ➡️ prevenire il disagio giovanile attraverso il coinvolgimento diretto nell’ideazione e attuazione della presente proposta progettuale; ➡️ mostrare e rafforzare l’importanza della cultura musicale tra i giovani e tra le comunità locali; ➡️ avvicinare i giovani all’arte e alla cultura in generale; ➡️ aumentare le reti di relazioni; ➡️ promuovere il dialogo e le relazioni tra le famiglie; ➡️ rafforzare il senso di comunità eliminando i pregiudizi sociali; ➡️ realizzare percorsi didattici innovativi e con finalità inclusive per gruppi orchestrali e di canto corale giovanili e infantili; ➡️ allargare e consolidare la collaborazione e la comunicazione tra le scuole civiche di musica promuovendo la collaborazione concreta in attività congiunte (es. formazione docenti e formazione famiglie) favorendo lo scambio di buone pratiche.
➡️ la frequenza alle lezioni e alle prove; ➡️ la capacità di socializzare e di collaborare in gruppo; ➡️ il rispetto per il proprio ruolo e di quello degli altri; ➡️ la capacità di ascolto e di concentrazione;➡️ l’acquisizione di competenze specifiche della disciplina musicale.
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